PER INFORMAZIONI E PER RITIRARE IL MODULO PER LA MANIFESTAZIONE D'INTERESSE POTETE RECARVI IN COMUNE IL VENERDI (A PARTIRE DAL 3 MARZO 2023) DALLE ORE 16.00
Una comunità energetica a Cocconato? Perché no!
Cos’è una comunità energetica?
E’ un’aggregazione di utenti finali che si uniscono attraverso un soggetto giuridico con proprio statuto che definisce le condizioni. I soggetti giuridici che meglio si addicono sono le associazioni senza scopo di lucro, le cooperative, i consorzi, le fondazioni.
La comunità energetica ha lo scopo di generare benefici economici, ambientali e sociali ai membri e al territorio interessato in primis dalla condivisione dell’energia elettrica prodotta da impianti a fonte rinnovabile a loro disposizione. Di fatto si tratta di “condivisione virtuale”, piuttosto che di un vero e proprio scambio fisico di energia.
Come funziona?
Il singolo cittadino può partecipare sia come consumatore, che come consumatore-produttore.
Il consumatore mette a disposizione i propri consumi nella comunità energetica. In questo modo il cittadino condividendo la propria energia contribuisce alla generazione di proventi e potrà godere di parti di essi.
Il consumatore-produttore, oltre a mettere a disposizione i propri consumi, investe nell’installazione di un impianto a fonte rinnovabile, ricavando proventi dalla vendita dell’energia prodotta. Per i membri della comunità il contratto con il proprio fornitore di energia elettrica rimane invariato. La comunità è una realtà che si aggiunge, non si sostituisce a quanto già esiste.
La comunità riceve dal GSE (Gestore Servizi Energetici) una somma di denaro in base alla quantità di energia condivisa. Per ‘energia condivisa’ si intende la quota di energia autoprodotta e autoconsumata dai suoi membri.
Gli incentivi vengono suddivisi fra i componenti sotto forma di incentivo che contribuisce ad abbassare il costo della bolletta.
Chi può aderire?
Possono farne parte privati, enti territoriali e autorità locali compresi Comuni, Università, PMI, enti di ricerca e formazione, enti religiosi, enti del terzo settore e di protezione ambientale.
Benefici consumatore
Al consumatore viene riconosciuta una quota parte dell’incentivo concesso dal GSE per l’energia condivida che corrisponde a circa 0,11 euro/kwh. Tale cifra potrà subire variazioni in positivo con l’uscita del nuovo decreto per equilibrare le minore ore di sole rispetto al sud Italia. Tale incentivo secondo quanto previsto nello statuto della Comunità energetica viene suddiviso tra produttore e consumatore deducendo le spese di gestione che si aggirano intorno al 30% (normalmente tale incentivo viene suddiviso a metà tra i due soggetti). L’incentivo viene riconosciuto per 20 anni dalla data di attivazione dell’impianto.
Benefici produttore/consumatore
Il produttore contribuisce alla spesa di realizzazione dell’impianto e beneficia del ricavato dalla vendita di energia elettrica sul mercato (attualmente, dicembre 2022, è intorno allo 0,45 euro/Kwh mentre in condizioni ante crisi energetica era di circa 0,04 euro/kwh).
Viene riconosciuta una quota parte dell’incentivo concesso dal GSE per l’energia condivisa che corrisponde a circa 0,11 euro/kwh per 20 anni dalla data di attivazione dell’impianto. Da tale incentivo devono essere dedotte le spese di gestione che si aggirano intorno al 30%.
Benefici per produttore/consumatore che mette a disposizione impianto fotovoltaico
La spesa dell’impianto rimane in carico al privato così come le relative detrazioni fiscali.
L’autoconsumo diretto permette al privato di risparmiare sulla bolletta.
L’energia immessa in rete, che dal 2024 non potrà più beneficiare dello scambio sul posto, verrà remunerata dal GSE al prezzo medio zonale con un minimo garantito. Partecipando alla CER, oltre ai benefici dei punti precedenti che rimangono sempre in capo al privato che realizza l’impianto, si aggiunge la remunerazione dell’energia condivisa con la comunità.